Come si rompe il collo del femore?

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Come si rompe il collo del femore?

Come si rompe il collo del femore?

La frattura del femore, l'osso più lungo e voluminoso del corpo umano situato nella coscia, è un evento che può verificarsi a tutte le età. Nonostante il femore sia un osso molto resistente, urti e traumi violenti nel giovane oppure l'osteoporosi nell'anziano possono provocarne la rottura.

Qual è la complicanza più frequente nelle fratture mediali del collo del femore?

Una complicanza piuttosto frequente nel trattamento con osteosintesi delle fratture del collo del femore è rappre- sentato dalla penetrazione intrarticolare delle viti 12.

Qual è il collo del femore?

Il collo: è la breve sezione di osso femorale che collega la testa al corpo del femore. Dall'aspetto molto simile a un cilindro, è leggermente piegato in direzione mediale: questa piegatura, nell'essere umano adulto, forma un angolo di circa 130° con il collo.

Come curare una microfrattura al femore?

Intervento di osteosintesi Il trattamento della frattura del femore richiede quasi sempre un intervento chirurgico di osteosintesi mirato a ottenere una ripresa funzionale precoce. La tecnica chirurgica adottata dipende dal tipo di frattura e dall'età del paziente.

Quali sono le complicanze principali delle fratture femorali?

Le complicazioni più comuni della frattura del femore sono:

  • l'artrosi,
  • le infezioni,
  • i danni ai nervi,
  • le deformità,
  • le necrosi,
  • le piaghe da decubito.
  • i rischi cardiovascolari.

Come girare un paziente con frattura di femore?

Il paziente deve sedersi di fianco al guidatore, con lo schienale reclinato di circa 45°e un cuscino sulla seduta per ridurre al minimo la flessione dell'anca. Deve accostarsi al sedile e sedersi tenendo le gambe fuori dall'auto. Portare all'interno una gamba alla volta, aiutandosi con le mani per l'arto operato.

Quanto si vive dopo frattura femore?

Conseguenze spesso drammatiche Le conseguenze di una frattura di femore nell'anziano sono drammatiche: i dati statistici riferiscono che oltre il 10 per cento dei pazienti muore entro un mese dall'evento, il 13 per cento nei tre mesi successivi, oltre il 20 per cento ad un anno di distanza, con punte che possono ...

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