Chi erano i 300?

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Chi erano i 300?

Chi erano i 300?

"Eran trecento, eran giovani e forti, e sono morti!". È il celeberrimo ritornello di quella che, probabilmente, è una delle più conosciute poesie risorgimentali, La spigolatrice di Sapri, composta da Luigi Mercantini in memoria dell'impresa tentata da Carlo Pisacane nel 1857.

Perché si chiama La spigolatrice di Sapri?

Le autorità borboniche li avevano infatti “informati” dell'arrivo di centinaia di criminali evasi dal carcere. Lo scontro fu sanguinario e devastante. La poesia, scritta nel 1858, si intitola proprio La spigolatrice di Sapri e vede come protagonista una donna che lavora come spigolatrice di grano.

Cosa fece la Spigolatrice di Sapri?

La spigolatrice di Sapri è una poesia di Luigi Mercantini ispirata alla fallita spedizione di Sapri di Carlo Pisacane (1857) che aveva lo scopo di innescare una rivoluzione antiborbonica nel Regno delle Due Sicilie.

In che anno fu scritta la Spigolatrice di Sapri?

Ma quando il poema fui scritto, nel 1857, al tempo dei “300 giovani e forti” di Carlo Pisacane, le spigolatrici erano molto comuni in un'Italia la cui economia era quasi completamente agricola, specialmente al Sud.

Chi l'ha scritta la poesia La Spigolatrice di Sapri?

Luigi Mercantini Luigi Mercantini, marchigiano della provincia di Ascoli, nato nel 1821, è uno dei poeti più noti del Risorgimento italiano. "La spigolatrice di Sapri", insieme all'Inno a Garibaldi sono i suoi componimenti più noti.

Chi è il poeta della Spigolatrice di Sapri?

Luigi Mercantini I versi che compongono La spigolatrice di Sapri, poesia composta da Luigi Mercantini – uno tra i più noti rappresentanti della lirica patriottica risorgimentale – nel 1858, raccontano infatti di una rivoluzione fallita, ossia la rovinosa spedizione in chiave anti-borbonica condotta dal patriota Carlo Pisacane (ai tempi ...

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