Che cosa significa curry in italiano?
Che cosa significa curry in italiano?
Etimologia. La parola curry è inglese ed è la traslitterazione fonetica del nome tamil கறி kari, che significa "salsa" o "zuppa".
Cosa c'è nel curry?
La composizione del curry classica comprende pepe nero, cumino, coriandolo, cannella, curcuma, chiodi di garofano, zenzero, noce moscata, fieno greco, peperoncino, zafferano, cardamomo.
A cosa serve il curry in cucina?
Comunemente usato per insaporire le carni, soprattutto quelle bianche come pollo o tacchino, il curry si sposa molto bene anche con il pesce e con le verdure, ma è spesso usato anche in pasticceria, in abbinamento con i chiodi di garofano, per preparare torte e biscotti.
Come scegliere curry?
Le tipologie più comuni si distinguono in base al colore – rosso, giallo e verde – a seconda del tipo di peperoncino utilizzato. Tuttavia, non lasciate che sia il colore a suggerirvi il grado di piccantezza: il curry verde, per esempio, è solitamente più piccante di quello rosso, dal sapore più dolciastro.
Qual è la differenza tra curcuma e curry?
Esteticamente le due polveri di spezie sono simili per colore e per odore. Il curry ha ovviamente un sapore più spiccatamente aromatico ed è piccante grazie alla presenza del peperoncino e del pepe. La curcuma invece è dolce e non ha alcun sapore piccante.