Chi ha detto cambiare tutto per non cambiare niente?

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Chi ha detto cambiare tutto per non cambiare niente?

Chi ha detto cambiare tutto per non cambiare niente?

L'autore compie all'interno dell'opera un processo narrativo che è sia storico che attuale. Parlando di eventi passati, Tomasi di Lampedusa parla di eventi del tempo presente, ossia di uno spirito siciliano citato più volte come gattopardesco ("Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi").

A quale ceto sociale appartiene il principe di Salina?

Uomo rozzo, arricchito, ignorante, ha però saputo condurre i suoi affari con intelligenza e si trova a possedere un patrimonio economico notevole. Don Calogero è esponente della nuova classe emergente, di quella borghesia che sta piano piano prendendo il posto della vecchia classe nobiliare siciliana.

Che significa la frase Se vogliamo che tutto rimanga come bisogna che tutto cambi?

«Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi» è una frase che, a ben vedere, nasconde un duplice significato, così vivido al giorno d'oggi. Se vogliamo salvarci, è necessario un cambiamento. Ma il cambiamento non deve aver luogo: non viene dall'esterno.

Perché tutto cambi?

Nel "Gattopardo" di Tomasi di Lampedusa c'è ancora una verità italiana: tutto cambia perché nulla cambi. Ossia: se tutto cambia esteriormente, tutto rimane com'è; se tutto rimane com'è, tutto può cambiare interiormente. L'11 novembre del 1958 usciva per Feltrinelli Il Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa.

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