Quali sono i canditi nel panettone?

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Quali sono i canditi nel panettone?

Quali sono i canditi nel panettone?

Per i panettoni artigianali, il pasticcere realizza i canditi con una candidatura manuale: la frutta, solitamente cedro, arancio e limone, viene immersa in una vasca e coperta di sciroppo. Qui inizia il processo di osmosi e dopo qualche giorno si riscalda il tutto per far evaporare l'acqua.

Come sono fatti i canditi?

La frutta candita è ricavata da arance e agrumi generalmente e consiste in un lavorato privato dell'acqua e conservato con il saccarosio. È proprio lo zucchero a creare la fuoriuscita di acqua e a penetrare all'interno della frutta che diventa di consistenza dura e dolce.

Cosa si trova nel panettone?

Per la produzione del panettone artigianale si utilizzano esclusivamente i seguenti ingredienti:

  • Acqua.
  • Farina 0.
  • Sale.
  • Uova fresche e/o tuorli pastorizzati.
  • Latte.
  • Burro.
  • Zucchero.
  • Frutta candita (in particolare arancia e cedro)

Dove far lievitare il panettone?

La lievitazione finale avviene a una temperatura tra i 23 e il 28 °C in un luogo senza correnti d'aria per permettere all'impasto di svilupparsi in altezza, fino ad arrivare a un dito dal bordo superiore dello stampo. Il tempo previsto varia tra le 4 e le 8 ore.

Cosa si può Candire?

È possibile candire la polpa e la buccia di frutti a polpa dura, come ad esempio arance, cedri, limoni e agrumi in generale. Ma non si esclude la canditura anche di frutti come ciliegie, albicocche, prugne, pere, pesche, melone o zucca.

Quando mangiare panettone?

Ma il Panettone resta sempre il dolce ideale per la fine del cenone delle feste, e per lo più viene consumato giorni prima, da molti per colazione, inzuppato in un cappuccino o in un latte e caffè se non addirittura mangiato per merenda nel pomeriggio.

Quanto durano i canditi?

Partendo dall'assunto che lo zucchero è un conservante naturale, possiamo quindi comprendere che i canditi fatti in casa, se fatti bene e con accortezza, possono durare davvero molto a lungo, fino a 3 anni dal momento della chiusura del barattolo sterilizzato.

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