Che significato aveva per i romani attraversare il Rubicone?

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Che significato aveva per i romani attraversare il Rubicone?

Che significato aveva per i romani attraversare il Rubicone?

Arrivare a un punto di non ritorno, fare una scelta irrevocabile, definitiva. Come abbiamo visto, questo modo di dire ha origini molto antiche e risale addirittura ai tempi di Giulio Cesare.

Perché è famoso il Rubicone?

costituiva il confine del territorio di Roma e la Gallia cisalpina e che, nel 49 a.C., fu attraversato da Giulio Cesare al comando delle sue truppe. Pochi altri attraversamenti di confine hanno avuto maggior rilievo nella storia. ... Era il momento di attraversare, in armi, il Rubicone e procedere all'attacco di Roma.

Qual è il significato della decisione di Cesare di attraversare il Rubicone alla testa del suo esercito?

Tornare a Roma senza l'esercito sarebbe significato la morte o, almeno, sconfitta: fu così che inizialmente con la Legio XIII – una delle più legate al comandante – Cesare, dopo il tentativo di venire a capo con “le buone”, decise di attraversare il fiume, cambiando con quel gesto, le sorti della storia.

Cosa vuol dire il dado è tratto?

Alea iacta est è una frase latina che viene tradizionalmente tradotta in italiano come il dado è tratto, nel senso metaforico di "la decisione è presa". Tale frase, divenuta celeberrima, si cita quando si prende una decisione dalla quale non si può più recedere.

Chi ha detto Alea iacta est?

Cesare – Motto, proverbiale già presso gli antichi, che si ripete tuttora nell'intraprendere un'azione irrevocabile. Secondo Svetonio l'avrebbe pronunciato Cesare al passaggio del Rubicone (Svet., Caes. 32; ma in alcune edizioni si legge nella forma imperativa iacta alea esto «si getti il dado»).

Come si risponde ad Alea iacta est?

«Tunc Caesar […] "Iacta alea est", inquit.» «Allhora Cesare disse […] tratto è il dado.»

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