Quali sono le spese di registrazione di un contratto?

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Quali sono le spese di registrazione di un contratto?

Quali sono le spese di registrazione di un contratto?

pagare, al momento della registrazione, l'imposta dovuta per l'intera durata del contratto (2% del corrispettivo complessivo) versare l'imposta anno per anno (2% del canone relativo a ciascuna annualità, tenendo conto degli aumenti Istat), entro 30 giorni dalla scadenza della precedente annualità.

Chi paga le spese di registrazione del contratto?

Le modalità di pagamento dell'imposta di registro Le spese di registrazione del contratto sono a carico del conduttore e del locatore in parti uguali. È ammessa una diversa pattuizione che preveda di far gravare l'intera imposta sul locatore; secondo la giurisprudenza è, invece, nulla la pattuizione inversa.

Chi è tenuto a pagare l'imposta di registro?

Chi dei due paga, ovviamente, ha il diritto di rivalersi sull'altro soggetto per la sua parte. Di norma, però, nella prassi commerciale e salvo che l'atto di compravendita non disponga diversamente, a pagare l'imposta di registro è l'acquirente.

Quando si paga la tassa di registro?

versare l'imposta anno per anno (2% del canone annuo, tenendo conto degli aumenti Istat), entro 30 giorni dalla scadenza della precedente annualità.

Chi deve pagare le spese di registrazione del contratto di locazione?

Stando a quanto previsto dalla disciplina delle locazioni di immobili urbani (Legge n. 392/78, art. 8), le spese di registrazione del contratto di affitto sono a carico del proprietario e dell'inquilino in parti uguali, mentre le spese dell'imposta di bollo gravano solo sull'inquilino.

Come calcolare le spese di registrazione di un contratto di locazione?

In questo caso le spese di registrazione del contratto di locazione corrisponderanno al 0,50% del canone annuo moltiplicato per il numero totale delle annualità; – altri immobili. In questo caso si procederà a calcolare il 2% del corrispettivo annuo moltiplicato per i numero delle annualità.

Chi ha l'obbligo di registrare il contratto di locazione?

Tutti i contratti di locazione e affitto di beni immobili, compresi quelli relativi a fondi rustici e quelli stipulati dai soggetti passivi Iva, devono essere obbligatoriamente registrati dall'affittuario (conduttore) o dal proprietario (locatore) qualunque sia l'ammontare del canone pattuito.

Chi è esente dall imposta di registro?

In base a quanto previsto dall'articolo 64 comma 6 del DL 73 del 25 maggio 2021, ovvero il decreto Sostegni bis, è previsto un esonero dal pagamento delle imposte di registro, ipotecarie e catastali per i giovani che non abbiano compiuto i 36 anni di età.

Quando non è dovuta l'imposta di registro?

Col regime facoltativo denominato “cedolare secca” non solo non si paga l'imposta di registro, ma non si paga nemmeno l'imposta di bollo. Entrambi tali tributi, infatti, in via ordinaria, sono dovuti per registrazioni, risoluzioni e proroghe dei contratti di affitto.

Quando non si paga imposta di registro?

Col regime facoltativo denominato “cedolare secca” non solo non si paga l'imposta di registro, ma non si paga nemmeno l'imposta di bollo. Entrambi tali tributi, infatti, in via ordinaria, sono dovuti per registrazioni, risoluzioni e proroghe dei contratti di affitto.

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