Cosa mangiare per transfer?
Cosa mangiare per transfer?
Nella fase di transfer sono necessari cibi che favoriscono un buon flusso di sangue all'utero, come frutti di bosco, agrumi, zenzero, aglio, pesce azzurro, e cibi ricchi di ferro. Questo è un momento molto delicato, in quanto l'embrione potrebbe essere visto come un corpo estraneo e potrebbe essere “rigettato”.
Come favorire l attecchimento della blastocisti?
Il transfer in utero di blastocisti congelate aumenta le probabilità di attecchimento. Queste possono essere ancora aumentate selezionandole con la diagnosi genetica preimpianto ed ancora di più con lo studio della cavità uterina mediante ERA test e con l'applicazione di PRP.
Cosa mangiare dopo il transfer embrionale?
Il primo consiglio è di adottare un'alimentazione ricca in fibra: pane integrale, cereali, frutta con fibra (kiwi, mela, pera, avocado, prugna, fragola, fico, ecc…), legumi (piselli, fave, soia, fagioli), verdure (carciofi, cetrioli, patate, asparagi, aglio, spinaci,ecc…)
Cosa succede se l'ovulo fecondato non si annida?
Una particolare forma di aborto precoce è la cosiddetta gravidanza anembrionica, che si verifica quando l'ovulo fecondato si impianta nell'utero, ma non si sviluppa e non diventa un embrione. È anche detto uovo chiaro ed è una causa frequente di insuccesso precoce della gravidanza.
Cosa mangiare a colazione dopo il transfer?
Sono di aiuto sia i cibi fermentati (yogurt, kefir, te kombucha, crauti), sia il brodo di ossa, gli stufati e le zuppe, senza dimenticate le proteine di buona qualità. Evitare glutine, latticini, carne rossa, zuccheri semplici, caffè (ammessi 2 al giorno), alcol, cibi industriali.
Cosa avviene dopo il transfer?
Dopo 12-14 giorni dal transfer è possibile, attraverso un semplice esame del sangue dosare le beta-HCG (Gonadotropina Corionica Umana) e verificare quindi l'inizio della gravidanza. Dopo circa 21 giorni dal transfer, è possibile evidenziare ecograficamente la camera gestazionale in utero.
