Cosa vuol dire in suffragio?

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Cosa vuol dire in suffragio?

Cosa vuol dire in suffragio?

Per estens., nell'uso letter., approvazione, appoggio, favore: è un'opinione, una tesi, una proposta che ha ottenuto molti suffragi. 2. In diritto canonico, il parere espresso dai giudici (per es. nei processi di matrimonio).

Quando le donne hanno ottenuto il diritto al voto in Italia?

Nel 1945 il Regno d'Italia istituì il suffragio femminile e le donne votarono alle amministrative. Nel 1946 avvenne il primo voto su scala nazionale, al referendum istituzionale che sancì la nascita della Repubblica italiana e alle contemporanee elezioni politiche dell'Assemblea costituente.

Cosa si intende per suffragio censitario?

Con suffragio censitario si intende quel particolare sistema politico in cui può accedere al voto solo una parte della popolazione, in base ad un determinato standard di reddito; è il contrario del suffragio universale in cui tutti i cittadini hanno il diritto di votare.

Come sono le messe gregoriane per i defunti?

Le trenta messe gregoriane vanno celebrate per 30 giorni consecutivi per un solo identico defunto. Non è necessario che vengano celebrate dal medesimo sacerdote. Se si salta un giorno per negligenza, bisogna ricominciare daccapo.

Come può essere il suffragio?

Storicamente si può distinguere tra il suffragio universale maschile, con restrizione al solo sesso maschile, e il suffragio universale propriamente detto, che comprende il completo suffragio femminile.

Qual è la differenza tra elettorato attivo e passivo?

In diritto l'elettorato attivo è la capacità giuridica e la legittimazione ad esprimere, in genere tramite il proprio voto o comunque dichiarando in qualche modo la propria scelta, la preferenza per un candidato nell'elezione a cariche in genere pubbliche.

Quando si è ottenuto il diritto di voto?

Il suffragio universale maschile vero e proprio è stato introdotto con la legge n. 1985/1918, che ha ammesso al voto tutti cittadini maschi di età superiore ai ventuno anni, nonché i cittadini di età superiore ai diciotto anni che avessero prestato il servizio militare durante la prima guerra mondiale.

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