Come si è arrivati alla relatività ristretta?

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Come si è arrivati alla relatività ristretta?

Come si è arrivati alla relatività ristretta?

Nel 1905, in un lavoro dal titolo "Sull'elettrodinamica dei corpi in movimento", Einstein espose una teoria, la relatività ristretta, che, anziché prevedere un sistema di riferimento privilegiato, introducendo due postulati richiedeva la revisione dei concetti di spazio e tempo della fisica classica.

A cosa serve la relatività ristretta?

La teoria della relatività ristretta, o speciale, fu formulata da Einstein attorno al 1905, nel tentativo di spiegare le contraddizioni insite nella fisica classica, e si applica ai sistemi che si muovono di moto rettilineo uniforme.

Quale fra i seguenti è uno dei postulati della relatività ristretta?

La relatività ristretta si fonda su due postulati fondamentali: il principio di relatività e il principio di invarianza della velocità della luce, i quali mettono in evidenza le differenze che intercorrono tra i principi della meccanica classica e quelli su cui si fonda la relatività.

Cosa spiega la relatività?

Secondo Einstein, l'ideatore della Teoria della Relatività, lo spazio ed il tempo si deformano in prossimità di corpi molto massicci (stelle, pianeti, etc.) ... oppure quando un corpo si muove a una velocità tanto elevata da essere comparabile a quella della luce.

Come si arriva alla formula e mc2?

E = mc2 significa che l'energia (e) è uguale alla massa (m) moltiplicata per la velocità della luce (c, dall'iniziale della parola latina celeritas – Einstein scriveva ancora V) elevata al quadrato.

Cosa dice Einstein?

“Il tempo è relativo, il suo unicovalore è dato da ciò che noi facciamo mentre sta passando.” “La guerra non si può umanizzare, si può solo abolire.” “Il valore di una persona risiede in ciò che è capace di dare e non in ciò che è capace di prendere.” “La memoria è l'intelligenza degli idioti.”

Perché nella Relatività Ristretta forza e accelerazione non sono necessariamente parallele?

Ecco che la forza non è più parallela all'accelerazione, bensì è data dalla somma di due vettori con diverse direzioni: il primo parallelo all'accelerazione, il secondo invece parallelo alla velocità. Questo è un aspetto che cambia di molto la nozione di forza alla quale eravamo abituati.

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