Quanto valgono le cinquecento lire in banconota?

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Quanto valgono le cinquecento lire in banconota?

Quanto valgono le cinquecento lire in banconota?

Le banconote del Banco di Napoli del taglio da 500 lire, se tenute in buono stato possono valere anche 7.500€. Una banconota raffigurante Leonardo da Vinci stampata nel 1903 e restaurata vale addirittura 6.500€. Anche quindi se la banconota è stata restaurata, mantiene un grande valore economico.

Quanto valgono le 500 lire di carta Aretusa?

Le 500 Lire Aretusa valgono somme considerevoli, fino a superare i 1.000 euro. Vediamo le caratteristiche della banconota ricercata dai numismatici. Quando si ricordano le 500 lire il pensiero corre verso le monete in argento o nella variante bimetallica che abbiamo utilizzato fino al 2002.

Quanto vale la 500 lire di carta mercurio?

Se la banconota è ben conservata il suo valore può superare i 50€. Le banconote in Fior di Stampa possono arrivare a valere anche più di 100€.

Qual è la banconota 500 lire del Regno d’Italia?

  • Banconota 500 Lire Regno d’Italia Vittorio Emanuele II. Le dimensioni delle prime 500 Lire di carta erano 2 mm. Questa banconota venne stampata sotto Re Vittorio Emanuele II negli anni 18 – 18.

Quando furono stampate le 500 lire di carta della Banca Nazionale?

  • Le 500 Lire di Carta della Banca Nazionale. Le 500 lire di carta vennero stampate in Italia per la prima volta nel 1874 dalla Banca Nazionale nel Regno d’Italia. L’epoca in questione era quella del Regno D’Italia e di Re Vittorio Emanuele II.

Qual è il valore delle 500 lire di carta Am-lire?

  • Valore delle 500 Lire di Carta AM-Lire. Questa banconota, controversa e testimone di un così particolare periodo storico per l’Italia, se in buono stato, può valere oltre i 1.000 €.

Qual è la cartamoneta da 500 lire Aretusa?

  • Cartamoneta da 500 Lire Aretusa 19 x 55 mm. Il biglietto di Stato Aretusa, Venne introdotto per sostituire la moneta in Argento da 500 lire (quella con le caravelle), i cui costi di produzione divennero troppo elevati a causa dell’aumento della quotazione dell’argento.

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