Come si irriga un campo?

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Come si irriga un campo?

Come si irriga un campo?

Per calcolare il fabbisogno irriguo di un campo si sottraggono dagli apporti d'acqua annuali (piogge, risalita da falda, acqua trattenuta dal terreno) i fabbisogni idrici delle colture ottenendo in questo modo i fabbisogni irrigui netti, ai quali vanno aggiunte le perdite che si verificano nel corso dell'irrigazione.

Dove si può usare l'irrigazione per scorrimento?

I metodi irrigui per scorrimento sono:

  • Metodo ad ala. ...
  • Metodo a fossatelli (per irrigazione di prati e pascoli di montagna)
  • Metodo su "campoletto" (per prati ed erbai su terreno di medio impasto con pendenze del 3-10‰)
  • Metodo "a spianata" (per colture foraggere su terreno di medio impasto con buona permeabilità)

A cosa serve irrigare?

L'irrigazione del terreno è una fase importante per il mantenimento di campi, orti, giardini o balconi. Essa serve ad umidificare il terreno secondo le esigenze delle piante che variano da specie a specie per evitare che le radici manchino di un adeguato rifornimento idrico necessario per la crescita.

Quali sono i metodi di irrigazione per sommersione?

  • Si distinguono i seguenti metodi irrigui: metodo per sommersione; metodo per scorrimento; metodo per aspersione o a pioggia; metodo per microportate o a goccia; metodo per subirrigazione. Il metodo di irrigazione per sommersione prevede la permanenza sul terreno per periodi più o meno lunghi di uno strato di acqua di spessore variabile.

Come funziona l’irrigazione a pioggia?

  • Rispetto agli altri metodi, l’irrigazione ad aspersione o a pioggia non richiede particolari sistemazioni, ha una buona efficienza irrigua in quanto non provoca perdite per scorrimento e percolazione profonda. Foto 1 – Irrigazione a pioggia su vivai. Il sistema di irrigazione a pioggia può essere utilizzato anche su vivai ed ombrai.

Qual è il metodo di irrigazione interrata?

  • Il metodo di irrigazione interrata (subirrigazione, foto n. 3) costituisce invece il sistema irriguo più moderno in assoluto. I sistemi più efficaci richiedono l’uso di ali gocciolanti (gocciolatori in line) interrate in numero e con distanze variabili in funzione del tipo di coltura e delle condizioni morfologiche del terreno.

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