Che cos'è il pancrazio nelle Olimpiadi?
Che cos'è il pancrazio nelle Olimpiadi?
Questa disciplina fu ammessa ufficialmente ai Giochi olimpici nel 648 a.C.. Il pancrazio era un agone (ovvero uno sport da contatto) da combattimento totale in cui tutte le tecniche erano ammesse, tranne il mordere e l'accecare: queste venivano punite severamente con frustate dall'arbitro o dall'allenatore di turno.
Come si svolgeva il pancrazio?
Il pancrazio fonde l'utilizzo dei colpi diretti quali pugni, calci, gomitate e testate con quello di prese, strangolamenti, leve e atterramenti. Tutto è permesso tranne accecare, mordere e graffiare l'avversario. Perde chi si arrende alzando il dito indice di una delle mani.
A quale Dio greco erano dedicate le Olimpiadi?
Zeus Successivamente altri sport si aggiunsero alla corsa con il numero delle gare che crebbe fino a venti, per durare sette giorni. Le Olimpiadi avevano anche un'importanza religiosa, in quanto si svolgevano in onore di Zeus, re degli dèi.
Quante e quali erano le gare di combattimento?
Le gare prevedevano: pugilato, la corsa, il pentatlon - cioè un insieme di 5 gare come il salto in lungo, la corsa, il lancio del disco, il lancio del giavellotto, la lotta - e faceva parte dei giochi olimpici anche la corsa dei cavalli.
Chi ha inventato il Pancrazio?
La tradizione fa risalire l'origine del pancrazio ai mitici scontri di Ercole e di Teseo con il leone di Nemea e con il Minotauro di Creta, ma più probabilmente fu creato dall'acarnese Leucaro e introdotto alle Olimpiadi nel 648 a.C. (la gara per giovani solo nel 200 a.C.).
Come si gareggiava nel pancrazio?
Calci, pugni, slogature, strangolamento, e altre tecniche di lotta rendevano dunque il pancrazio uno sport “estremo”, un combattimento totale, che si svolgeva sulla sabbia, con gli atleti accuratamente unti di olio d'oliva (per difendere la pelle da graffi e anche dal cocente sole estivo), decisi ad affrontare il ...