Come risolvere il calo della libido?

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Come risolvere il calo della libido?

Come risolvere il calo della libido?

Può essere di aiuto per il calo della libido migliorare la relazione, oltre ad individuare cosa stimola sessualmente la coppia. Inoltre risulta utile fornire istruzioni sugli stimoli appropriati. Le donne possono desiderare stimoli non fisici, fisici non genitali e una stimolazione genitale non penetrativa.

Qual è l'ormone della libido?

ossitocina L'ossitocina favorisce il desiderio sessuale provocando l'eccitazione sia biologica che psicologica. L'ossitocina aumenta il desiderio sessuale e il piacere durante l'orgasmo e aumenta la sensibilità del clitoride. Allo stesso tempo l'orgasmo di per sé incrementa i livelli di ossitocina.

Che cosa è la riduzione della libido?

  • In qualche caso, la riduzione della libido è una condizione momentanea, correlata allo stile di vita e a situazioni transitorie, come lo stress, l'affaticamento e la debolezza (es. stati febbrili). Altre volte, invece, rappresenta un sintomo di patologie vere e proprie (tra cui rientrano le alterazioni ormonali e la depressione maggiore).

Quali sono le teorie sulla libido?

  • Secondo la teoria junghiana, invece, la libido è una forma di "energia psichica " che costituisce per l'uomo una vera e propria "spinta vitale", la quale non si limita esclusivamente all'ambito sessuale. Le teorie sulla libido subirono ampie evoluzioni, legate al procedere dell'esperienza psicoanalitica.

Come investire la libido dell’individuo?

  • La libido può investire un oggetto esterno all’individuo (libido oggettuale) o l’individuo stesso (libido narcisistica o libido dell’Io). Quanto più aumenta la libido narcisistica, tanto più diminuisce la libido oggettuale e viceversa. (Detto in altre parole, se si ama troppo sé stessi, non si può amare un’altra persona, e viceversa).

Quali sono le cause del calo della libido?

  • Nell'uomo, invece, il calo della libido può associarsi alla disfunzione erettile e derivare da patologie strutturali degli organi genitali (es. malattia di La Peyronie) e da disturbi neurologici e vascolari (aterosclerosi delle arterie del pene, priapismo, traumi del midollo spinale ecc.).

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