Come compilare correttamente un assegno circolare?

Sommario

Come compilare correttamente un assegno circolare?

Come compilare correttamente un assegno circolare?

Di seguito le principali voci e regole.

  1. 1) Il luogo. Quando si compila un assegno è necessario indicare (nella prima riga di fianco alla data) il luogo dove ci si trova quando viene emesso. ...
  2. 2) La data. ...
  3. 3) L'importo in cifre. ...
  4. 4) L'importo in lettere. ...
  5. 5) Il beneficiario. ...
  6. 6) La sottoscrizione dell'emittente.

Come firmare un assegno circolare?

Incassare un assegno non trasferibile, che sia classico oppure circolare, é molto semplice. Devi solo mettere la tua firma sul retro dell'assegno: va bene in qualsiasi punto, in orizzontale, in obliquo, l'essenziale é che firmi. Senza di essa infatti, la banca non può incassare l'assegno.

Quando si riceve un assegno circolare?

  • Se si riceve un assegno circolare è consigliabile incassarlo o cambiarlo entro otto o quindici giorni dal suo ricevimento, a seconda che si viva nello stesso Comune in cui esso è stato emesso o in un Comune diverso. Superato tale termine, infatti, l'assegno circolare non perde di validità ma l'emittente è libero di revocarlo.

Chi deve emettere assegni circolari?

  • L' autorizzazione ad emettere assegni circolari è concessa dalla Banca d'Italia. Secondo quanto disposto dalla legge assegni, le banche autorizzate all'emissione devono prestare cauzione ed è necessario che abbiano somme disponibili al momento dell'emissione.

Come si applica l’ emissione dell’assegno circolare?

  • All’ emissione dell’ assegno circolare spesso vengono applicate delle commissioni. Di solito si tratta di un importo fisso di 1,50 euro per ogni modulo o vaglia emesso dalla banca emittente ma talvolta può essere una percentuale in base all’importo dell’assegno.

Quali sono le banche autorizzate a emettere assegni circolari?

  • Quali sono le banche autorizzate a emettere assegni circolari. Per poter emettere assegni circolari le banche devono essere autorizzate. Quindi, possono emetterlo solo le banche in possesso di autorizzazione da parte della Banca d’Italia, che è pubblicata sulla Gazzetta

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