Che sintomi ha la difterite?

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Che sintomi ha la difterite?

Che sintomi ha la difterite?

Segni e sintomi Quando l'infezione riguarda l'apparato orofaringeo, i primi sintomi sono mal di gola, perdita dell'appetito e febbre leggera. Entro due o tre giorni, sulla superficie delle tonsille e della gola si forma una caratteristica membrana grigiastra, dai margini infiammati.

Come si cura difterite?

Da iniziare anche in caso di sospetta infezione, la terapia per la difterite prevede sostanzialmente la somministrazione della cosiddetta antitossina difterica per via endovenosa o intramuscolare, seguita da una cura antibiotica ad hoc a base, solitamente, di eritromicina, penicillina G e procaina.

Come si chiama il vaccino contro la difterite?

Somministrazione. Il vaccino DTPa viene somministrato come iniezione intramuscolare. Nell'ambito delle vaccinazioni infantili di routine. maggiori informazioni , vengono somministrate cinque iniezioni di DTPa: solitamente, all'età di 2 mesi, 4 mesi, 6 mesi, 15-18 mesi e 4-6 anni.

Quanto dura il vaccino per la difterite?

Dopo la somministrazione del richiamo di dTpa all'età di 11-12 anni, ogni 10 anni si somministra un richiamo con il vaccino contro tetano e difterite (Td) o con il vaccino dTpa.

Dove vive il batterio della difterite?

Il batterio che causa la difterite infetta le mucose del naso e della gola, in alcuni casi la pelle e ancora più raramente gli occhi. Nel 10% dei casi si tratta di una malattia letale, ma l'infezione è oggi molto rara, soprattutto grazie alla diffusione del vaccino che protegge dal batterio che la causa.

Dove colpisce la difterite cutanea?

Difterite cutanea: molto rara e si manifesta prevalentemente nelle zone tropicali con manifestazioni gangrenose. Altri siti coinvolti sono la congiuntiva, l'area vulvo-vaginale o il canale uditivo esterno.

Quali aree interessa la difterite cutanea?

La formazione di membrane nella laringe può determinare ostruzione delle vie aeree. Difterite cutanea: molto rara e si manifesta prevalentemente nelle zone tropicali con manifestazioni gangrenose. Altri siti coinvolti sono la congiuntiva, l'area vulvo-vaginale o il canale uditivo esterno.

Chi ha scoperto il vaccino contro la difterite?

Emil Adolf von Behring (Hansdorf, – Marburgo, ) è stato un medico, fisiologo e batteriologo tedesco, primo premio Nobel per la medicina nel 1901 per le sue scoperte, insieme al giapponese Shibasaburo Kitasato, dei sieri anti-difterico e anti-tetanico.

Chi ha inventato il vaccino per la difterite?

I vaccini antidifterico e antitetanico, basati sulla somministrazione della rispettiva tossina inattivata (antitossina), si devono agli studi del tedesco Emil Adolf von Behring (1854-1917) e alle scoperte compiute con il collega giapponese Shibasaburo Kitasato (1853-1931), mentre lavoravano insieme all'Istituto di ...

Come si trasmette la difterite?

  • Modalità di trasmissione. La difterite si trasmette per contatto diretto con una persona infetta o, più raramente, con oggetti contaminati da secrezioni delle lesioni di un paziente. In passato, anche il latte non pastorizzato ha rappresentato un veicolo di infezione. Segni e sintomi Il periodo di incubazione dura da due a cinque giorni.

Come si effettua la diagnosi della difterite?

  • La diagnosi della difterite si basa, quasi sempre, sul semplice esame obiettivo e sull'anamnesi. Da attuarsi in ospedale, il trattamento standard prevede la somministrazione della cosiddetta antitossina difterica, associata a una cura antibiotica ad hoc.

Qual è la strategia migliore contro la difterite?

  • La strategia più efficace contro la difterite resta la vaccinazione preventiva. Disponibile fin dal 1920, il vaccino antidifterico contiene la tossina batterica, trattata in modo da non essere più tossica per l’organismo, ma comunque in grado di stimolare la produzione di anticorpi protettivi da parte del sistema immunitario.

Come si manifesta la difterite cutanea?

  • La difterite cutanea è invece rara e si manifesta soprattutto in soggetti indigenti e in paesi tropicali. La lesione cutanea si presenta spesso sotto forma di gangrena, è infatti escavata, ulcerata, con margini talora rilevati e letto ricoperto da pseudomembrana grigiastra con fondo sanioso.

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