Come distinguiamo i colori?

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Come distinguiamo i colori?

Come distinguiamo i colori?

Nei livelli di luce molto bassa, la visione diventa scotopica: la luce viene rilevata dalle cellule bastoncello della retina. ... In condizioni di luce più elevata, come in luce diurna, la visione diventa fotopica: la luce viene rilevata dai coni che sono responsabili della visione a colori.

Come noi percepiamo i colori?

La percezione del colore si origina con la stimolazione delle cellule coniche dell'occhio umano mediante le radiazioni elettromagnetiche nello spettro visibile che sotto forma di impulso elettrico, vengono interpretate dal cervello.

Come definire un colore?

  • Per definire un colore si ricorre a tre parametri: il tono cromatico, anche detto tinta, la saturazione (o croma) e la luminosità. Tali valori consentono di caratterizzare ciascun colore in considerazione del tipo di luce. Punto di partenza è la colorimetria.

Qual è l'esperienza del colore?

  • Ogni colore, che sia primario o secondario, suscita e rappresenta un'emozione o uno stato d'animo e può essere legato in particolare ad un evento. L'esperienza del colore è soggettiva e può rimandare alla cultura di appartenenza che suggerisce le personali percezioni su un determinato colore.

Quali sono i modi di interpretazione del colore?

  • Inoltre dal rapporto fra colore e materia nascono due modi di interpretazione del colore, quali il "colore-qualità" nel quale il colore consente di qualificare la realtà, e di "colore-materia", nel quale l'artista è impegnato a creare un avvenimento nuovo.

Cosa coinvolge lo studio del colore?

  • Lo studio del colore coinvolge anche: la psicofisica, che studia la relazione tra lo stimolo e la risposta del sistema visivo (la colorimetria è una parte della psicofisica); la matematica, necessaria per lo sviluppo di modelli rappresentativi della visione del colore;

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