Come si fa una ritenuta di acconto?
Come si fa una ritenuta di acconto?
Bisogna dunque prendere l'importo lordo e moltiplicarlo per 0.2. Se invece la si deve calcolare dal netto, bisognerà dividere questo per 0.8 così da ottenere l'importo lordo: moltiplicando quest'ultimo per 0.25 si otterrà la ritenuta d'acconto.
Quanto chiedere con ritenuta d'acconto?
La ritenuta d'acconto è semplicemente una percentuale del 20% per i professionisti residenti in Italia, del 30% per i non residenti.
Qual è il sistema della ritenuta D’acconto?
- Il sistema della ritenuta d’acconto trova il suo riferimento normativo fondamentale nell’articolo 64 comma 1 del d.p.r. 600/1973. Il contribuente che si trova obbligato a versare la ritenuta d’acconto è definito dalla normativa fiscale come “sostituto d’imposta”, ovvero:
Come si calcola la ritenuta D’acconto?
- La ritenuta d’acconto non riguarda solamente le persone fisiche ma anche le società. Tra queste troviamo le società di persone soggette ad Irpef che effettuano servizi a condomini. In questo caso la ritenuta d’acconto si calcola su una base imponibile pari al totale, ma l’aliquota da applicare sarà pari al 4%.
Cosa concorrono alla ritenuta D’acconto?
- La base imponibile della ritenuta d’acconto Rientrano nella base imponibile: compensi professionali; rimborsi a piè di lista (effettivamente sostenute) per le spese di viaggio, vitto e alloggio; spese documentate anticipate dal professionista e rimborsate dal committente. Non concorrono alla base imponibile:
Chi è obbligato a versare la ritenuta D’acconto?
- Il contribuente che si trova obbligato a versare la ritenuta d’acconto è definito dalla normativa fiscale come “ sostituto d’imposta ”, ovvero: “ colui che, in forza di disposizioni di legge è obbligato al pagamento di imposte in luogo di altri, per fatti o situazioni a questi riferibili e anche a titolo di acconto.