Quali esami sono esenti in gravidanza?

Sommario

Quali esami sono esenti in gravidanza?

Quali esami sono esenti in gravidanza?

La prima visita ostetrica-ginecologica

  • Ecografia pelvica per valutare dimensioni ed età gestazionale del feto, numeri dei feti stessi (in caso di gravidanza plurima), e vitalità cardiaca fetale;
  • PAP test se non è stato eseguito nei tre anni precedenti;
  • Misurazione della pressione;

Cosa non si paga in gravidanza?

le visite periodiche ostetrico-ginecologiche; i corsi di accompagnamento alla nascita (training prenatale); l'assistenza al puerperio....

  • VIRUS IMMUNODEFICENZA ACQUISITA [HIV 1-2]. ...
  • GRUPPO SANGUIGNO ABO (Agglutinogeni e Agglutinine) e Rh (D).
  • TREPONEMA PALLIDUM. ...
  • PRELIEVO DI SANGUE VENOSO.

Chi dà l'esenzione M50?

Codice di esenzione: M50 La ricetta può essere scritta dal medico di base, dal consultorio oppure presso struttura ospedaliera. In diagnosi deve sempre essere scritto gravidanza a rischio, data ultima mestruazione e soprattutto la motivazione del rischio.

Come evitare di pagare gli esami del sangue in gravidanza?

Per ottenere l'esenzione dal pagamento del ticket, è necessario che siano richiesti da un medico di base o da un ginecologo di una struttura pubblica e che sull'impegnativa sia indicato il codice di esenzione con la settimana di gestazione.

Quali sono le ecografie gratuite in gravidanza?

Le ecografie del primo, secondo e terzo trimestre sono gratuite, mentre villocentesi e amniocentesi vengono passate dal SSN dopo i 35 anni. - Solitamente questa ecografia consente di sapere il sesso del bambino.

Quanto costa l'emocromo in gravidanza?

Gli esami del sangue possono costare, in un laboratorio privato, dai 50 agli 80 euro.

Quanto costa l'esame per la toxoplasmosi?

Quanto costa? 79,40 euro. Il prezzo finale può variare nel caso in cui gli esami prescritti dal medico per esigenze cliniche siano diversi da quelli inclusi nel pacchetto.

Come procedere in caso di gravidanza a rischio?

Per il rilascio del certificato che attesta la gravidanza a rischio, la donna può rivolgersi a un ginecologo del Servizio sanitario regionale (ad esempio il ginecologo del Consultorio familiare o di altra struttura dell'Azienda sanitaria) o a un ginecologo libero professionista.

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