Quando si mangia il cardo?

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Quando si mangia il cardo?

Quando si mangia il cardo?

Il cardo è un ortaggio appartenente alla stessa famiglia del carciofo, con cui ha dei punti in comune sia a livello estetico che nutrizionale. Coltivato già ai tempi dei Romani, cresce in vari tipi di terreno e nelle zone dal clima mite, dove è raccolto da fine settembre ai primi giorni di febbraio.

Che benefici hanno i cardi?

Ricchi d'acqua, fibre e sali minerali, i cardi uniscono un alto potere saziante a un bassissimo apporto calorico (10 calorie per 100 grammi), che li rende ideali anche a dieta. ... Dal gusto simile al carciofo, favoriscono la diuresi, aiutano le funzioni del fegato e, grazie alle fibre, tengono sotto controllo la glicemia.

Come si chiama la pianta dei carciofi?

Il carciofo Cynara cardunculus L. scolymus è una pianta della famiglia delle Asteracee o Compositae, sottofamiglia delle Tubuliflorae, tribù delle Cynareae, genere Cynara, specie scolymus.

Come mangiare il cardo crudo?

Come scegliere i cardi Ciò che si mangia del cardo crudo è il gambo, che si è soliti utilizzare tagliato a pezzi per insaporire le insalate condite con olio, sale e limone.

Come vanno presi i cardi?

  • I cardi vanno presi con le foglie tese, compatte e integre. Scegliete quelli il più possibile bianchi, con poche tracce di verde, saranno più dolci. Per pulirli, togliete le foglie più esterne, e poi con il pelapatate eliminate le coste più dure, sino ad arrivare al cuore tenero.

Cosa sono i cardi selvatici?

  • I cardi sono parenti stretti dei carciofi, provengono entrambi dal cardo selvatico e anche nell’aspetto si somigliano: un cespo di foglie ampie, lunghe, di un colore verde argentato. Sono verdure che maturano in inverno e le varietà più note sono il Gigante di Romagna , il Riccio d’Asti, il Bolognese e il Gobbo del Monferrato.

Quali sono le controindicazioni del Cardo?

  • Cardi: controindicazioni ed effetti collaterali. Il cardo non ha particolari controindicazioni, devono solo fare attenzione le persone che soffrono di pressione alta. In elevate dosi gli estratti possono dar luogo a nausea e mal di testa.

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