Da quando gli assegni non sono più trasferibili?

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Da quando gli assegni non sono più trasferibili?

Da quando gli assegni non sono più trasferibili?

A partire dal 2011 è obbligatorio l'uso dell'assegno non trasferibile per gli importi superiori a 1.000 euro. L'obbligo di apporre la clausola di non trasferibilità è stato introdotto da oltre 10 anni, a partire dall'entrata in vigore del decreto legislativo n. 231/2007 sull'antiriciclaggio.

Che cosa deve fare un cliente per ottenere il rilascio di assegni circolari liberi?

L'interessato, in questo caso, deve rivolgersi allo sportello della banca, portando con il denaro contante, un proprio documento di identità e i dati del beneficiario. Una volta eseguite le verifiche, la banca emette l'assegno circolare di importo pari alla somma depositata allo sportello al momento della richiesta.

Quanto tempo si ha per incassare un assegno?

L'assegno deve essere presentato per l'incasso entro un certo numero di giorni dalla data di emissione: otto giorni quando il comune di emissione è lo stesso di quello di pagamento (su piazza); quindici giorni se pagabile "fuori piazza" (in altro comune rispetto a quello di emissione).

Chi firma la girata dell assegno non trasferibile?

L'unica girata ammessa é quella dello stesso beneficiario: se il tuo debitore ti rilascia un assegno non trasferibile, devi apporre una tua firma sul retro, in modo da “girarlo” alla tua banca per l'incasso.

Dove apporre la dicitura non trasferibile?

231/07, tutti gli assegni di importo pari o superiore a €1.000 devono riportare la dicitura “non trasferibile” e possono pertanto essere presentati all'incasso esclusivamente dal beneficiario. Sempre da questa data i blocchetti di assegni emessi dalla banca riportano stampata la dicitura “non trasferibile”.

Quando è necessario girare un assegno?

Chi cede il credito è il girante, mentre chi lo riceve diventa il giratario dell'operazione. Questo potrà a sua volta cedere il titolo a un quarto soggetto, che diventerà il nuovo creditore e così via.

Quali sono le sanzioni per chi riceve un assegno senza clausola trasferibile?

  • Le sanzioni per chi detiene un assegno con importo pari o superiore a mille euro senza la clausola «non trasferibile» (ciò vale, quindi, sia per chi emette, sia per chi “gira”, che per chi riceve l’assegno) sono particolarmente elevate e variano da 3mila a 50mila euro.

Quali sono gli assegni privo della clausola non trasferibile?

  • Assegno privo della clausola “non trasferibile”: le multe. Gli assegni bancari, circolari o postali di importo pari o superiore a mille euro devono riportare – oltre alle indicazioni relative a data e luogo di emissione, importo e firma – anche l’indicazione del beneficiario e la clausola «non trasferibile».

Quali sono le sanzioni per chi detiene un assegno?

  • Le sanzioni per chi detiene un assegno con importo pari o superiore a mille euro senza la clausola «non trasferibile» (ciò vale, quindi, sia per chi emette, sia per chi “gira”, che per chi riceve l’assegno) sono particolarmente elevate e variano da 3mila a 50mila euro. Si tratta, a ben vedere, di sanzioni a dir poco sproporzionate ...

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