Quali sono gli affitti a canone concordato?

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Quali sono gli affitti a canone concordato?

Quali sono gli affitti a canone concordato?

Il contratto di affitto a canone concordato Si tratta dei contratti a canone concordato (o convenzionato), per i quali la durata obbligatoria prevista è di tre anni, prorogabili per altri due (c.d. “3+2“).

Cosa significa 3 2 cedolare secca?

Contratto di locazione agevolato, cosa dice la Legge 431/98 C'è poi il tema della durata. Il contratto di locazione a canone concordato prevede la formula 3+2, quindi una durata obbligatoria di tre anni prorogabile per altri due anni.

Chi può fare canone concordato?

Sia nel caso sia stato liberamente stabilito fra le parti sia che sia stato concordato e qualora l'immobile sia adibito ad abitazione principale. Tali soggetti sono appunto i conduttori titolari di un contratto di locazione a canone concordato o libero ovvero quelli titolari di un contratto a natura transitoria.

Come funziona il contratto a canone concordato?

  • Il contratto a canone concordato consente di accedere a diverse agevolazioni fiscali, tra cui la cedolare secca del 10%. Vediamo quali i requisiti per la stipula e come funziona. Tra le diverse tipologie di contratto è quello a canone concordato il più conveniente dal punto di vista fiscale sia per l’inquilino che per il proprietario.

Come si calcola il canone di affitto a canone concordato?

  • Per il calcolo del canone di affitto a canone concordato, non c’è un metodo di calcolo unico per tutti i comuni d’Italia. Ogni Comune prende accordi con le associazioni di categoria e stipula specifici accordi. Sul sito SUNIA, trovi tutti gli accordi territoriali stipulati appunto tra SUNIA e singolo comune, per il calcolo del canone concordato.

Qual è il canone a canone concordato?

  • Il contratto a canone concordato consente di accedere a diverse agevolazioni fiscali, tra cui la cedolare secca del 10%.

Quando deve essere registrato il contratto a canone?

  • Infine il contratto dovrà essere registrato presso l’Agenzia delle Entrate entro trenta giorni dalla stipula (per i contratti a canone concordato relativi ad immobili ubicati nei comuni ad alta tensione abitativa ci sarà, come diremo anche in seguito, uno sconto del 30% sull’imposta di registro dovuta che è pari, di regola, al 2% del canone annuo).

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