Cosa serve per la registrazione di un contratto di locazione?

Sommario

Cosa serve per la registrazione di un contratto di locazione?

Cosa serve per la registrazione di un contratto di locazione?

Documenti necessari per la registrazione di un nuovo contratto:

  • fotocopia del documento di identità e codice fiscale del Locatore/i;
  • fotocopia del documento di identità e codice fiscale del Conduttore/i;

Come registrare un contratto con cedolare secca all'Agenzia delle Entrate?

Quando si sceglie la cedolare fin dall'inizio, il contratto di locazione può essere registrato entro 30 giorni dalla stipula o, se anteriore, dalla data di decorrenza del contratto con il modello RLI: utilizzando i servizi telematici dell'Agenzia. richiedendo la registrazione in ufficio.

Quante marche da bollo per registrare un contratto di affitto?

Ricordiamo che il pagamento di questa imposta andrà sempre suddiviso tra le parti. L'imposta di bollo consisterà invece in due marche da bollo del valore complessivo di 16 euro ogni 4 facciate di contratto o – in ogni caso – ogni 100 righe. Il pagamento sarà sempre a carico dell'affittuario.

Come si registrano i contratti di affitto?

  • Tutti i contratti di affitto vanno registrati presso l’Agenzia delle Entrate utilizzando un apposito modello chiamato RLI. Ci sono due modalità di registrazione alternative: in via telematica utilizzando l’apposita procedura dell’Agenzia delle Entrate; presso uno sportello dell’Agenzia delle Entrate.

Come si registra il contratto di locazione?

  • Come si registra il contratto di locazione. La registrazione può essere effettuata online autenticandosi ai servizi telematici dell’Agenzia, utilizzando l’applicazione “RLI web” e senza bisogno di installare alcun software. La stessa applicazione consente sia la registrazione del contratto sia il versamento delle imposte di registro e di bollo.

Qual è il canone per i contratti di affitto?

  • Per la registrazione dei contratti di affitto bisogna pagare l’apposita imposta di registro. Essa viene calcolata a seconda del tipo di immobile affittato e del valore del contratto. Per gli immobili ad uso abitativo l’importo è del 2% del canone annuo, moltiplicato per il numero delle annualità.

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