Chi ha bonificato le paludi in Italia?

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Chi ha bonificato le paludi in Italia?

Chi ha bonificato le paludi in Italia?

Nel 1922, prima della marcia su Roma, vi furono venti decreti regi che si occuparono di istituire consorzi di bonifica sovvenzionati dallo Stato. Quando Mussolini andò al potere decise di varare il testo unico sulle bonifiche nel 1923 che riuniva in una sola normativa tutti gli interventi legislativi precedenti.

Cosa significa bonificare una palude?

La bonifica è quel complesso di operazioni che rendono coltivabile e abitabile una porzione di territorio che in precedenza, per varie cause, non lo era. Una tipica bonifica è il prosciugamento di una zona paludosa, spesso anche malsana per la presenza di insetti che trasmettono malattie come la malaria.

Qual è lo scopo della bonifica?

La bonifica, nel significato primordiale, è quindi un problema idraulico la cui soluzione ha una doppia finalità: l'igiene e l'agricoltura.

Quali sono le opere di bonifica?

Rientrano nelle opere di bonifica: a) le fosse e i canali di bonifica e le loro pertinenze; b) gli impianti idrovori, comprese le abitazioni di servizio; c) le strade di bonifica, le strade rurali ad uso pubblico e le strade interpoderali ricadenti nei comprensori di bonifica; d) i cantieri e le strutture ...

Chi ha iniziato le bonifiche in Italia?

Ettore Sacchi Il 20 giugno 1912 (Nitti-Sacchi n. 712) si decideva un maggiore impegno per il sud Italia e più attenzione per i bacini imbriferi. Ettore Sacchi inaugurava il principio e il termine della "Bonifica Integrale" che prevedeva l'obbligo, dopo l'esecuzione delle opere idriche, di recuperare i terreni all'agricoltura.

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