Chi sono i primi a essere licenziati?

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Chi sono i primi a essere licenziati?

Chi sono i primi a essere licenziati?

Il datore di lavoro sceglierà per il licenziamento, i soggetti con minore anzianità di servizio, con minori carichi di famiglia, e la cui presenza non è richiesta da prioritarie esigenze produttive ovvero organizzative.

Come tutelarsi in caso di licenziamento?

In particolar modo, il dipendente dovrà presentare la richiesta di impugnazione del licenziamento entro 60 giorni dalla ricezione della lettera in cui viene comunicato il licenziamento da parte del datore di lavoro. Dopodiché, dovrà depositare il ricorso presso la cancelleria del Tribunale competente entro 180 giorni.

Quando datore di lavoro può licenziare?

Il datore di lavoro può procedere a licenziare per motivi legati a crisi aziendale o ad un cambiamento nell'organizzazione del lavoro. Per esempio, in caso di calo nella produzione che mette in crisi l'azienda, il datore di lavoro, dimostrando di migliorare la situazione dell'azienda, può licenziare il lavoratore.

Quando il datore di lavoro non deve applicare la disciplina dei licenziamenti collettivi?

In particolare, dapprima il cd. decreto cura Italia (d.l. n. 18/2020) ha previsto il divieto di licenziamenti collettivi e individuali per giustificato motivo oggettivo dal 17 marzo al 17 maggio 2020. Successivamente, il cd. decreto rilancio (d.l. n. 34/2020) ha esteso tale periodo sino al 17 agosto 2020.

Come funzionano i licenziamenti collettivi?

La procedura si conclude con due comunicazioni:

  1. La comunicazione in forma scritta del recesso a ciascun lavoratore licenziato.
  2. Una comunicazione all'ufficio regionale del lavoro e alla rappresentanze sindacali aziendali da effettuarsi entro 7 giorni.

Come devono essere comunicate le dimissioni?

In particolare, la comunicazione deve avvenire via web attraverso l'uso di appositi moduli, resi disponibili dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e trasmessi al datore di lavoro e alla Direzione territoriale del lavoro competente.

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