Chi era Filippo Argenti per Dante?
Sommario
- Chi era Filippo Argenti per Dante?
- Cosa ha fatto Filippo Argenti?
- Chi se tu che vieni anzi ora?
- Qual è colui che grande inganno ascolta?
- Per quale peccato e condannato Filippo Argenti?
- Quanti si tengon or lassù gran regi?
- Chi è costui che sanza morte va per lo regno de la morta gente?
- Chi m'ha negate le dolenti case?
- Come si chiama la città che Dante e Virgilio intravedono mentre stanno attraversando la palude Stigia?
- Chi viene in aiuto dei due poeti?
Chi era Filippo Argenti per Dante?
Filippo Cavicciuoli, conosciuto anche come Filippo Argenti o Argente (... – ...; fl. XIII secolo), era un membro della famiglia fiorentina degli Adimari ai tempi di Dante Alighieri: viene citato da quest'ultimo nell'VIII Canto dell'Inferno nella Divina Commedia.
Cosa ha fatto Filippo Argenti?
Filippo in particolare era molto ricco e aveva un vezzo che lo rese famoso: faceva ferrare il suo cavallo con ferri d'argento. Per questo fatto tutti lo chiamavano Filippo Argenti. Un omone grande, nerboruto e forte, sdegnoso, iracondo e bizzarro. Così ce lo descrive Boccaccio in una novella del Decameron.
Chi se tu che vieni anzi ora?
e disse: «Chi se' tu che vieni anzi ora?» L'aggettivo morta significa qui 'stagnante', e si riferisce alla palude che il fiume infernale Stige forma nei pressi delle mura della città di Dite, palude che ospita iracondi e accidiosi.
Qual è colui che grande inganno ascolta?
Qual è colui che grande inganno ascolta che li sia fatto, e poi se ne rammarca, fecesi Flegiàs ne l'ira accolta = similitudine (vv. 22-24). Sta a significare "Come colui che ascolta un grande inganno che gli è stato fatto, e poi se ne rammarica, così fece Flegiàs ardendo d'ira".
Per quale peccato e condannato Filippo Argenti?
iracondi Immerso nella palude Stigia, Filippo Argenti, cerca di eludere la domanda diretta di Dante che chiede la sua identità, rispondendo che è uno che piange, cioè un dannato, ma il poeta lo ha riconosciuto nonostante la sporcizia. (perciò è condannato fra gli iracondi).
Quanti si tengon or lassù gran regi?
Quanti si tengon or lassù gran regi che qui staranno come porci im brago, 51 di sé lasciando orribili dispregi!". E io: "Maestro, molto sarei vago di vederlo attuffare in questa broda 54 prima che noi uscissimo del lago".
Chi è costui che sanza morte va per lo regno de la morta gente?
Io vidi sulle porte più di mille diavoli piovuti dal cielo, che dicevano con stizza: «Chi è costui che, ancora vivo, osa andare nel regno dei morti?» E il mio saggio maestro fece segno di voler parlare con loro separatamente.
Chi m'ha negate le dolenti case?
«Chi m'ha negate le dolenti case!». E a me disse: «Tu, perch' io m'adiri, non sbigottir, ch'io vincerò la prova, qual ch'a la difension dentro s'aggiri.
Come si chiama la città che Dante e Virgilio intravedono mentre stanno attraversando la palude Stigia?
s'appressa la città c'ha nome Dite, co' gravi cittadin, col grande stuolo"...
Chi viene in aiuto dei due poeti?
Virgilio è la guida di Dante nel viaggio attraverso i nove cerchi infernali e nell'ascesa al monte del Purgatorio. Dalla settima Cornice del Purgatorio ai due poeti si affianca Stazio, che ha completato il cammino di purgazione e si accinge ad ascendere al Paradiso.